L’agriturismo vi accoglierà in un contesto familiare, offrendomi un’ospitalità calorosa, genuina e naturale. Immersi in un silenzio surreale e paradisiaco, verrete coccolati nei nostri alloggi, deliziati dalle nostre ricette e rigenerati dall'incantevoli passeggiate lungo i sentieri delle campagne, in uno dei borghi più belli d’Italia.

Respira il profumo frizzante del mattino e scopri quali tesori il Friuli custodisce. Anche i più piccoli riusciranno a riscoprire l'inestimabile valore che si nasconde nella semplicità.

– Bocca di leone –

Forse per la forma dei suoi fiori, strana quanto attraente, la bocca di leone è il simbolo del capriccio e del rifiuto mirato… Nel medioevo, le giovani donne usavano adornare i capelli con questi fiori per rifiutare corteggiatori non desiderati.

– Fior di loto –

In arte è raffigurato come simbolo di grazia e fecondità. Per il popolo Orientale questo fiori è l’espressione della perfezione e della purezza del sole, del cielo, della creazione, del passato, del presente e del futuro, vita stessa e di tutte le virtù ad essa, direttamente o indirettamente, riferibili. E’ il fiore sacro. Nell’antica Grecia era il simbolo della bellezza e dell’eloquenza.

– Ninfea –

I Greci attribuivano al fiore qualità afrodisiache; nella mitologia greca è considerato il simbolo dell’amore non corrisposto, ma anche dell’amore platonico. In Oriente, la ninfea simboleggia l’alba, l’arrivo del sole; alcune varietà si aprono quando sorge il sole e poi si richiudono al tramonto. 

– Anemone alpino –

Divinità della corte di Chloris (la dea dei fiori), Anemone catturò il cuore di Zefiro (il vento di primavera) e di Borea (la tramontana). Chloris, ingelosita, trasformò Anemone in un fiore condannato a schiudersi precocemente sotto le violenze dei venti. Così vuole la mitologia greca, che in effetti prende spunto dalla caducità dei petali dell’anemone: un fiore bellissimo, ma che dura poco. Il suo nome, non a caso, viene dal nome greco anemos, cioè vento. Oggi, in riferimento alla sua fugace presenza, simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l’amore tradito, ma anche la speranza e l’attesa

– Viola del pensiero –

Il significato della viola del pensiero è già tutto racchiuso nel suo nome. E’ un fiore legato alla sfera degli affetti e della memoria e indica la costanza e la reciprocità del ricordo. E’ gradevolissimo da ricevere quanto da donare, perchè attesta una stima e un affetto degni di superare la prova più ardua: quella del tempo.

– Narciso dei poeti –

Il fiore, felice intuito di un incommensurabile pensiero, nasce al mondo per meravigliare l’animo umano, per destare i suoi più reconditi aneliti che spesso non riesce ad esprimere. Il fiore, moto dell’anima più che parola della mente, ci accompagna ovunque, disponibile sempre a rappresentare con gentilezza il nostro più profondo sentimento. Nel lieto evento alla madre offre il profumo della vita, all’amore dona l’abbraccio dei suoi colori, nell’amicizia esalta la purezza della sua sincerità e il suo calore rende meno triste l’addio.

– Pervinca –

E’ stato il fiore prediletto di Jean Jacques Rousseau. Essa cresce spontaneamente quasi in tutta l’Europa. Presso i Celti, la Pervinca era particolarmente cara agli stregoni, che la utilizzavano per confezionare pozioni ed infusi. In alcuni paesi, i suoi fiori venivano sparsi davanti agli sposi come gesto benaugurante; in altre regioni i suoi rami venivano incrociati per ricavarne corona da porre sulle tombe. Il valore simbolico della pervinca è legato al ricordo; regalare una pervinca esprime il desiderio di lasciare e conservare un dolce ricordo.

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